Economia del Mare 2025: Genova rilancia la blue economy
10/07/2025
Ieri, 9 luglio 2025, a Genova, nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa, si è svolta la IV edizione del convegno Economia del Mare, organizzato da Il Sole 24 Ore. L’evento ha richiamato un ampio spettro di protagonisti istituzionali, imprenditoriali e accademici impegnati a discutere la crescita della blue economy italiana e il ruolo centrale di Genova nel Mediterraneo.
L’intervento inaugurale di Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, ha evidenziato l’importanza di un coordinamento nazionale efficace per le politiche marittime, sottolineando come la riforma del sistema portuale – che sarà varata entro la fine dell’anno – punti a rafforzare il ruolo strategico delle Autorità di Sistema Portuale, conferendo maggiore autonomia e capacità di governance ai territori. Il ministro ha posto l’accento sulla tutela delle infrastrutture sottomarine, cavi e condotte, considerate asset fondamentali per la sicurezza energetica e digitale del Paese.
Tra i principali ospiti istituzionali, oltre a Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, che ha rimarcato il legame storico e culturale tra Genova e il mare, sono intervenuti anche Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha approfondito i temi delle infrastrutture portuali e della loro integrazione con le reti logistiche europee. Rixi ha sottolineato la necessità di sviluppare tecnologie e regolamenti adeguati per la protezione e l’ottimizzazione degli asset sottomarini, con l’obiettivo di rendere il sistema portuale italiano sempre più competitivo e sostenibile.
L’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore come Massimo Deandreis, direttore generale di SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno del gruppo Intesa Sanpaolo, che ha posto l’attenzione sul ruolo delle Zone Economiche Speciali (ZES) e delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) per attrarre investimenti nel settore marittimo e favorire un reshoring industriale che coinvolga il Mediterraneo come hub strategico. Deandreis ha evidenziato come queste aree speciali possano essere leve fondamentali per rafforzare la competitività portuale e creare un sistema integrato tra porto, retroporto e connessioni terrestri.
Nel corso della giornata si è affrontato inoltre il tema della formazione e del capitale umano, con riflessioni su come superare il divario tra domanda e offerta di competenze specifiche. Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova, ha sottolineato l’urgenza di collegare la formazione tecnica e universitaria alle esigenze reali delle imprese del settore marittimo, per sostenere la transizione digitale e green del comparto.
Non sono mancati contributi sul turismo nautico, considerato una delle leve strategiche della blue economy. Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, ha illustrato come l’innovazione digitale possa migliorare l’accoglienza nei porti turistici, favorendo itinerari sostenibili e sistemi di gestione più efficienti. Questo approccio può potenziare il turismo marittimo locale, integrandolo con le altre attività portuali.
Il XIII Rapporto OsserMare – Unioncamere/Tagliacarne presentato durante il convegno ha confermato come la blue economy rappresenti un settore trainante per l’Italia, con un valore di 216,7 miliardi di euro e oltre un milione di addetti. La Liguria, con un contributo superiore al 12% del valore aggiunto regionale, si conferma una delle realtà più dinamiche e strategiche del Paese.
In sintesi, Economia del Mare 2025 ha messo in luce le grandi potenzialità e le sfide del comparto marittimo italiano, ponendo Genova al centro di un processo di trasformazione che coniughi tradizione e innovazione, sviluppo infrastrutturale e sostenibilità ambientale, formazione e digitalizzazione. La convergenza tra le istituzioni e il mondo imprenditoriale, evidenziata dagli interventi di Musumeci, Bucci, Rixi e altri protagonisti, indica un percorso definito verso un ruolo di leadership mediterranea, a condizione che le riforme e gli investimenti annunciati trovino attuazione concreta e tempestiva.
A cura di Giampaolo Caserta